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L’Isola di Fuoco

Category:
$_57
Editore: Milton Bradley
Anno di uscita: 1986
Numero di Giocatori: 2 - 4 Giocatori
Durata: 45 min
Contenuto della Scatola:
  • 1 Tabellone in tre dimensioni di plastica
  • 1 Regolamento
  • 1 Dado rosso a 6 facce
  • 48 Carte con azioni ed effetti speciali
  • 1 Idolo composta da 3 parti da assemblare
  • 5 Biglie rosse che simboleggiano le palle di fuoco
  • 1 Gioiello rosso da recuperare
  • 4 Porta gemma in plastica nera
  • 2 ponti traballanti
  • 4 pedine esploratore in 4 colori
Scopo del Gioco: Recuperare la gemma situata vicino all'idolo dell'isola e portarla all'arrivo. tabellone visto dall I personaggi e l'avventura del boardgame  l'Isola di Fuoco ricordano molto le storie di Indiana Jones, alcuni avventurieri sbarcano su un'isola per cercare di portarsi a casa un preziosissimo tesoro, ma per completare la loro avventura devono fare i conti con il terribile idolo dell'isola che spara delle palle di fuoco per travolgere gli avventurieri che cercano di avvicinarsi al tesoro. Le regole del gioco sono molto semplici, ogni giocatore a turno lancia un dado per muovere la propria pedina sul percorso di gioco, se esce, però, il numero 1 può sparare la palla di fuco per travolgere i propri avversari. Sul tabellone di gioco ci sono alcune caselle più scure delle altre, se la propria pedina ci si ferma sopra il giocatore può pescare una carta, ogni giocatore può possedere al massimo 4 carte. Lo scopo del gioco è prendere il gioiello situato in cima alla montagna, proprio vicino all'idolo, per poi scappare a gambe levate dall'isola prendendo la barca situata al porto, ma da quel momento in poi devi fare i conti anche con i suoi avversarsi, infatti un giocatore può rubare il gioello al suo avversaria semplicemente superandolo sul tabellone di gioco. Per rendere il tutto più pericoloso i giocatori, durante il proprio turno di gioco, può giocare una delle proprie carte per mettere in difficoltà gli avversari oppure per prendere vantaggio da essi. Sul tabellone di gioco sono presenti dei luoghi particolari, il primo di essi sono le Cave, dei posti numerati in cui finendoci sopra puoi lanciare il dato ed in base al risultato andare a finire sulla cava del numero corrispondente. Verso la fine del percorso troviamo poi i ponti, non possono essere attraversati in quanto finendoci sopra siamo obbligati a stare fermi per un turno ed esposti al pericolo delle palle di fuoco, infatti sono fatti in modo tale che in caso un giocatore lanci una palla di fuoco essa colpirà il ponte facendo finire in acqua la nostra pedina. Questo gioco mi ricorda la mia infanzia, era il classico gioco da fare quando arrivava un temporale e non potevamo giocare in cortile, la meccanica di gioco è praticamente elementare ma nonostante ciò era molto divertente. La cosa più affascinante era l'enorme tabellone tridimensionale solcato da valli e arricchito da rilievi montuosi, unico neo era l'eccissivo ingombro della scatola che non era proprio un piacere per i nostri genitori.  

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